Nuove nubi si addensano sui surfisti di Poiatte – Lago di S. Croce

Mentre i lavori di sistemazione della sponda di Poiatte proseguono velocemente, anche per i tempi brevi pare imposti dalle esigenze dell’Enel, e il Comune pare impegnato con tutte le sue forze in un’operazione di rinnovamento dell’immagine del Lago, sicuramente meritoria, nuove minacciose nubi si addensano sul capo dei windsurfisti di Poiatte.

Pare infatti – da fonti precise ma ancora non ufficialmente confermate – che la vicina Lega Navale sia intenzionata a trasformare lo spazio adiacente al parcheggio, e già occupato dal suo rimessaggio, in un Centro Velico Federale!!!!

Questo ovviamente non può che suscitare fortissime perplessità e peroccupazioni, in quanto già nel recente passato si è potuto vedere come l’attività dei soli optimist abbia crato squilibri e pesanti invasioni di spazi.

Riversare sul piccolo lago molte decine di imbarcazioni anche di dimensioni maggiori dei minuscoli scafi da bambini sicuramente creerà grossi pericoli e un incremento esponenziale di situazioni di possibile collisione. Si vorrebbe anche ricordare alla Lega Navale che non appare del tutto congruo portare dei ragazzi spesso minorenni e inesperti in un luogo di venti abitualmente medio-forti e di gran lunga superiori a quelli per cui le barchette scuola sono state progettate; i frequenti rovesciamenti e recuperi fortunosi visti negli anni scorsi dovrebbero suggerire i responsabili a non tentare la fortuna oltre certi limiti, per poi trovarsi domani a farie i conti con disgrazie e gravi incidenti!

Per converso ai surfisti non resta che appellarsi al buon senso e alla vigilanza dell’Autorità di Bacino del Comune rivierasco, onde operino con estrema attenzione per non avallare una situazione potenzialmente pericolosa e di fatto domani incontrollabile. Il lago di S. Croce – si ripete – non è il Lago di Garda, e venti windsurfisti in acqua hanno un impatto quasi nullo, ma se vi si aggiungono venti imbarcazioni tipo “470” o “flying junior” in acqua, con ciascuno a terra il suo carrello di traino si rischia di trasformare un luogo già al limite della capienza nei weekend estivi in un vero inferno, vanificando nei fatti tutti gli sforzi specie del Comune per rendere il luogo più gradevole e più fruibile dal turismo.

Nico, redazione di www.freestyler.it

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