Si è conclusa con grande entusiasmo la Red Bull Kite Mission, che ha avuto come protagonisti i 12 kiters più promettenti dItalia, il mare, il sole e soprattutto il vento.
I migliori riders italiani si sono cimentati in un tour itinerante negli spot più suggestivi della Sicilia, alla continua ricerca delle condizioni perfette per dare il meglio di sé….
Gli atleti si sono spostati a bordo di camper super accessoriati ed ogni giorno si sono messi alla prova, giudicati in base a due criteri:
1- la preparazione tecnica, valutata per l80% da una giuria internazionale e per il 20% dagli atleti, facendo riferimento a fattori come la fluidità, lo stile, la difficoltà tecnica della manovra aerea e dellatterraggio, il riding sullonda e il periodo di permanenza in aria;
2- la migliore attitude allevento: durante i dieci giorni di viaggio in camper si è cercato di cogliere e documentare la personalità di ogni kiter, come in una sorta di reality show del KiteSurfing. I kiter stessi hanno scelto poi il migliore.
Le migliori performance giornaliere hanno eletto Andrea Lombardo migliore kiter dal punto di vista tecnico, assicurandogli lammissione al Red Bull King of The Year 2005 a Maui, Hawaii, contest internazionale che si svolgerà nel mese di ottobre. Gianluca Marcis, di soli 22 anni, ha dimostrato invece, secondo il parere dei compagni, la migliore attitude alla missione, sia in acqua che a terra. Il giovane atleta è stato premiato con un biglietto aereo per Perth, in Australia, offerto da Malaysia Airlines. Tutti i kiter comunque hanno dato prova di grande abilità e bravura e soprattutto hanno dimostrato di saper vivere e condividere con entusiasmo questo nuovo modo di fare KiteSurf: in compagnia e sempre alla ricerca del divertimento. Special Guest dellevento è stato Robby Naish, leggenda vivente del mondo del kite e del windsurf, che ha accompagnato i giovani atleti per le prime tappe del tour dando spettacolo con incredibili performance.
Breve riepilogo del tour
Il tour è partito il 16 aprile da Palermo e ha effettuato la prima tappa a Kartibubbo, nella spiaggia di Pozziteddu, a pochi chilometri da Mazara del Vallo. Le condizioni meteorologiche sono state ideali, con un maestrale di 25 nodi e onde sui 2 metri ed il sole che ha accompagnato i rider per quasi tutto il giorno. I primi tre classificati sono stati: Andrea Lombardo, Alberto Rondina e Luca Marcis.
La seconda tappa si è svolta lunedì 18 aprile sempre a Pozziteddu. Con onde perfette sui due metri e vento leggero, gli organizzatori hanno optato per una prova di puro wave-riding, senza punteggio nei salti, in modo da concentrare gli atleti esclusivamente sulla surfata. In finale si sono distinti il local Filippo Costanzo e Antonio Badini.
Per la terza tappa, martedì 19 aprile, la carovana si è trasferita dalle Spiagge di Pozziteddu a Capo Feto. Il vento è stato ideale e ha consentito ai riders di esibirsi al meglio nel Kitesurf durante il tramonto. Dopodiché gli atleti si sono accampati e hanno trascorso la serata godendosi una grigliata in compagnia.
Il 20 aprile la carovana si è spostata alle Saline di Marsala: la giornata non ha permesso agli atleti di gareggiare a causa della mancanza di vento. Gli atleti si sono attaccati con le tavole a dei trattori e si sono lasciati trainare, esibendosi con evoluzioni e salti sulle saline come se stessero praticando Wakeboard, dando spettacolo e coinvolgendo il pubblico ancora una volta.
Giovedì 21 aprile la giornata, invece, è stata intensissima: con un maestrale che soffiava a 18 – 25 nodi gli atleti hanno deciso di gareggiare allo Stagnone di San Teodoro per ben tre session in acqua: Overall Impression, Long Distance in Down Wind e Best Move. I migliori sono stati Andrea Lombardo e Renzo Mancini.
La giornata del 22 aprile è stata molto tranquilla: in mattinata la carovana di camper si è mossa verso Selinunte, dove le previsioni davano vento. Cè stata anche una visita culturale: grazie al Patrocinio della Provincia di Trapani, gli atleti hanno infatti fatto tappa al parco archeologico di Selinunte. Il vento alzatosi nel pomeriggio, ha permesso di dare inizio ad una freeriding session, senza alcun tipo di valutazione da parte della giuria per dare modo ai riders di allenarsi liberamente.
Lultima tappa è avvenuta a Capo Granitola, a Pozziteddu. Il vento da Scirocco ha confermato le previsioni e per la prima volta su territorio nazionale hanno avuto luogo delle gare di Hang Time, chi riesce a stare più tempo sospeso in aria, e Wave Performance, si eseguono con il kite le stesse manovre come se si fosse trainati dal motoscafo.
Spot Siciliani per fare KiteSurf
Ecco i migliori Spot della provincia di Trapani, per tutti coloro che volessero ripercorrere il percorso dei nostri giovani rider.
Dove andare a seconda del vento:
Pozziteddu: con Libeccio, Maestrale e vento di Ponente il mare ha un moto ondoso costante; Kartibubbu: con Scirocco, il vento rafficato genera onde formate e surfabili;
Tonnarella: con Scirocco, il vento è molto forte, adatto per il Kite più estremo;
Capo Feto: con Maestrale, lacqua è molto piatta e ideale per il freestyle.
Lo Stagnone: ideale sempre, data la presenza costante del vento.
Nei periodi estivi: il vento è presente tutti i giorni per termica di direzione e soffia da est a nord-est.
Selinunte: ideale con vento di Ponente.
Principi base del Kite
I numeri del Kitesurf crescono di anno in anno. Sono sempre di più infatti le persone che si appassionano a questo sport. Bastano poche lezione con listruttore, per imparare come sfruttare al meglio il vento, e cominciare a navigare con il proprio "aquilone". Il principio di fondo è piuttosto semplice: farsi trascinare dalla forza del vento da un enorme ala che può raggiungere i 20 metri quadrati, collegata a dei cavi, che in gergo si chiamano linee, che il rider gestisce con un boma, ovvero una barra di circa 60cm di lunghezza. La tavola che si utilizza è di circa 130 cm, più piccola rispetto a quella del surf e del windsurf, grazie alla spinta verso lalto generata dallala, che permette di utilizzare tavole di dimensioni ridotte, più piccole di uno snowboard per intenderci. La spinta generata dallala permette di navigare anche con venti leggeri, a partire da 10 nodi, ovvero poco piu che una brezza, condizioni che si ritrovano spessissimo sulle nostre coste. Le onde contribuiscono poi a rendere questa disciplina davvero entusiasmante, sia per chi la pratica che per chi la osserva dalla riva.
In Italia, oltre cinquemila praticanti lo hanno già scelto come stile di vita, uniti dalla passione per il vento e lo sport estremo. Il pluricampione del mondo di windsurf, Robby Naish, leggenda vivente di questo sport, da anni ormai si dedica quasi interamente al Kite.
Sono molti gli spot nella nostra penisola ideali per praticare questa disciplina: Sardegna e Sicilia, uniscono a zone particolarmente ventose un mare cristallino, ma anche il Lago di Como, le riviere laziali e toscane sono mete preferite dai kiter italiani.
Per vedere le foto dellevento, consultare il sito www.redbull-photofiles.com
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Ufficio Stampa Manuela Caminada
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Manuela Caminada manuela.caminada@tiscali.it – Elena Radina elena.radina@it.redbull.com
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