Ci sarebbero mille cose ed emozioni da descrivere riguardo la giornata di ieri, 14 ottobre, passata in quel del ghiacciaio della Senales, ma non si può trasmettere tutto con una tastiera, quindi cercherò di fare del mio meglio.
Tutto inizia ovviamente la sera precedente la partenza, con la solita storia del preparare tutto larmamentario. Sposto gli attacchi da una tavola allaltra, calzamaglia, pants, giacca, calze, maschera….etc….ah si aspetta metto nello zaino pure sto benedetto laccio rosso, così è sicuro che ci si becca(!!!!!!!!). Naturalmente si dorme poco la notte, con la morosa che naturalmente non è troppo daccordo (ahahahahah…).
Ma queste sono sottigliezze, perchè la sveglia suona puntuale alle 6. E allora via che ci si prepara, poi té caldo con fette biscottate e un abbondante strato di nutella. Bacio allamata che manco mi fila e poi via a pigliare lautobus. E qui si tocca il dolente tasto dei servizi pubblici i quali, seppur efficaci, sono dannatamente lenti. 1 ora da Bolzano a Merano, poi 40 minuti di attesa e ancora teoricamente 50 minuti tra Merano e Maso Corto.
QUI inizia il calvario. Intanto io e Simo (il mio compare) discutiamo circa la matematica pura, dato che per ingannare lattesa ci si porta da studiare appresso. E tra “magia pura” ed “equazioni potenti” si arriva ad una fermata vicino Naturno, poco prima dellimboccatura per la Senales. Lautobus è già pieno zeppo di sciatori e trekkinghisti più o meno inutili, quando a suddetta fermata, lautista ferma il mezzo per un quarto dora, per inspiegabili motivi, con la gente che continua ad intasare gli spazi. Poi si riparte e per destinazione non cè lagognata meta, bensi due paesini arrampicati per le pareti della valle, che ci fan perdere altri venti minuti di tempo.
Sclero a tonnellate e sguardi oscuri su coloro che armati di scarponcini e racchette se la prendono stracomoda ascendere dallautobus, fermandosi persino a parlare col vicino che ovviamente dà corda. E così arrivano finalmente le 10:40 che sbarchiamo a Maso Corto, dopo essersi vestiti e preparati in corriera.
Si scende e si respira………..aaaaaaaaaaaahhh! Finalmente! Ok dai raga che si sale!…skipass fatto! Piglia la tavola! Ok. via! Ammazza che coda! Maccheppalle! Vabè dai, facciamoci una sigaretta…ecco che arriva la funivia…partiti, finalmente! Eccoci qua in ghiacciaio…wooooow, mamma mia siamo in pompa piena. Fissiamo gli attacchi e via in park! La stradina per arrivarci è una lastra continua ma una volta arrivati, kickers e landings sono molto buoni, quindi andiamo!
Sinceramente la prima uscita per me è sempre stato un problema (psicologico, fisico, etc…) ma invece questa volta no. Sia chiaro, non ho spaccato il park in quattro, ma i miei fs 180 e qualche viaggetto sul kinkbox li ho chiusi. Insomma per essere la prima volta dopo svariati mesi, mè andata di lusso. Simo non ne parliamo, lui gira già 540 in switch, boardslide, etc ma datemi un po di uscite e lo riprendo, il “pro”. E poi questanno gli obbiettivi me li sono imposti.
Almeno una rotazione superiore al 3 me la chiudo! La giornata passa allinsegna dello sciallo totale, daltronde il tabagismo ci mette del suo, ma va bene cosi. Ne avrò di settimane per aumentare i ritmi. E tra un 180 bonato e un rider che si spara backflip al primo colpo ma al secondo atterra di gengiva, arrivano le 15:30 ed è ora di tornare giù, dato che siamo senza forze ormai. Ovviamente una coda da bestia sia in seggiovia che poi in funivia, ma ok.
A tirare su il morale un rider che al rientro a Maso Corto fa “Un applauso allautista che è andato sempre dritto!!” Buhahahahahaha!! Ma si è fatto una riga di sciolina questo! Hahahahahaha…. Fame! Fame!! Ma una fame assurda! Via al supermarket, dove personalmente prendo Fonzies strapiccanti e un salamone tipico (!!!!!!!!) che ho poi ingoiato a morsi (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) :asd: Il viaggio di ritorno va giù tranquillo che è un piacere, tanta nanna e rutti pantagruelici al salamone, ma queste sono altre storie. Un ringraziamento a Simo, che non manca mai una volta e a quei due compari che non hanno sentito la sveglia o che hanno fatto arrabbiare mamma, che per ripicca non li ha fatti salire LOL! Dai, sarà per la prossima volta raga!
Inoltre un ringraziamento particolare ad aNNeTTs che con le sue canzoni ha contribuito a gasarmi in park, anche se lei non cera….ma lei sa. Bene raga, spero di non avervi annoiato troppo con queste parole, ma il resoconto lo avevo promesso ed eccovelo servito. Leggete che fa bene.
Magari la prossima volta quella del laccio rosso la miglioriamo come idea eh?! LOL!
Ride n Roll riders!
Ma queste sono sottigliezze, perchè la sveglia suona puntuale alle 6. E allora via che ci si prepara, poi té caldo con fette biscottate e un abbondante strato di nutella. Bacio allamata che manco mi fila e poi via a pigliare lautobus. E qui si tocca il dolente tasto dei servizi pubblici i quali, seppur efficaci, sono dannatamente lenti. 1 ora da Bolzano a Merano, poi 40 minuti di attesa e ancora teoricamente 50 minuti tra Merano e Maso Corto.
QUI inizia il calvario. Intanto io e Simo (il mio compare) discutiamo circa la matematica pura, dato che per ingannare lattesa ci si porta da studiare appresso. E tra “magia pura” ed “equazioni potenti” si arriva ad una fermata vicino Naturno, poco prima dellimboccatura per la Senales. Lautobus è già pieno zeppo di sciatori e trekkinghisti più o meno inutili, quando a suddetta fermata, lautista ferma il mezzo per un quarto dora, per inspiegabili motivi, con la gente che continua ad intasare gli spazi. Poi si riparte e per destinazione non cè lagognata meta, bensi due paesini arrampicati per le pareti della valle, che ci fan perdere altri venti minuti di tempo.
Sclero a tonnellate e sguardi oscuri su coloro che armati di scarponcini e racchette se la prendono stracomoda ascendere dallautobus, fermandosi persino a parlare col vicino che ovviamente dà corda. E così arrivano finalmente le 10:40 che sbarchiamo a Maso Corto, dopo essersi vestiti e preparati in corriera.
Si scende e si respira………..aaaaaaaaaaaahhh! Finalmente! Ok dai raga che si sale!…skipass fatto! Piglia la tavola! Ok. via! Ammazza che coda! Maccheppalle! Vabè dai, facciamoci una sigaretta…ecco che arriva la funivia…partiti, finalmente! Eccoci qua in ghiacciaio…wooooow, mamma mia siamo in pompa piena. Fissiamo gli attacchi e via in park! La stradina per arrivarci è una lastra continua ma una volta arrivati, kickers e landings sono molto buoni, quindi andiamo!
Sinceramente la prima uscita per me è sempre stato un problema (psicologico, fisico, etc…) ma invece questa volta no. Sia chiaro, non ho spaccato il park in quattro, ma i miei fs 180 e qualche viaggetto sul kinkbox li ho chiusi. Insomma per essere la prima volta dopo svariati mesi, mè andata di lusso. Simo non ne parliamo, lui gira già 540 in switch, boardslide, etc ma datemi un po di uscite e lo riprendo, il “pro”. E poi questanno gli obbiettivi me li sono imposti.
Almeno una rotazione superiore al 3 me la chiudo! La giornata passa allinsegna dello sciallo totale, daltronde il tabagismo ci mette del suo, ma va bene cosi. Ne avrò di settimane per aumentare i ritmi. E tra un 180 bonato e un rider che si spara backflip al primo colpo ma al secondo atterra di gengiva, arrivano le 15:30 ed è ora di tornare giù, dato che siamo senza forze ormai. Ovviamente una coda da bestia sia in seggiovia che poi in funivia, ma ok.
A tirare su il morale un rider che al rientro a Maso Corto fa “Un applauso allautista che è andato sempre dritto!!” Buhahahahahaha!! Ma si è fatto una riga di sciolina questo! Hahahahahaha…. Fame! Fame!! Ma una fame assurda! Via al supermarket, dove personalmente prendo Fonzies strapiccanti e un salamone tipico (!!!!!!!!) che ho poi ingoiato a morsi (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) :asd: Il viaggio di ritorno va giù tranquillo che è un piacere, tanta nanna e rutti pantagruelici al salamone, ma queste sono altre storie. Un ringraziamento a Simo, che non manca mai una volta e a quei due compari che non hanno sentito la sveglia o che hanno fatto arrabbiare mamma, che per ripicca non li ha fatti salire LOL! Dai, sarà per la prossima volta raga!
Inoltre un ringraziamento particolare ad aNNeTTs che con le sue canzoni ha contribuito a gasarmi in park, anche se lei non cera….ma lei sa. Bene raga, spero di non avervi annoiato troppo con queste parole, ma il resoconto lo avevo promesso ed eccovelo servito. Leggete che fa bene.
Magari la prossima volta quella del laccio rosso la miglioriamo come idea eh?! LOL!
Ride n Roll riders!
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