Dati del rider:
tavola Rome Agent 160
attacchi Ride RX,
passo degli attacchi 57 centrato,
inclinazione -15, +15.
Anni di riding: 4.
Ho testato questa tavola al camp di Bardonecchia, cercando un setup abbastanza giocoso viste le condizioni meteo (sole e neve pappona),e non posso dire di non averlo trovato.
Già al tatto la tavola si mostra estremamente morbida, ma è mettendola ai piedi che ci si accorge di tale burrosità: one foot, peso tutto sul piede posteriore fuori dellattacco, e la tavola si piega nel mezzo quasi ad L.
La morbidezza longitudinale rispecchia quella torsionale, non dimenticando comunque un pop discreto che aiuta ad affrontare i salti senza troppa fatica; cambio lamina velocissimo per un mezzo che può darvi soddisfazioni nel jibbing puro e in un park, ma che in pista rischia di mostrare i suoi limiti, soprattutto nella lunga distanza: un mezzo che nuovo di pacca è già così morbido, non so che speranza abbia di mantenere una rigidità accettabile al termine di una stagione di utilizzo normale-intenso.
Discorso diverso per gli attacchi: se cercate un attacco freestyle senza vendere un rene, look no further. Di aspetto forse eccessivamente plasticoso, questi attacchi si presentano con lormai classica strap anteriore convertibile e la possibilità di regolare la posteriore senza alcun attrezzo (come negli attacchi Ride, per fare un esempio). Lattacco è sufficientemente morbido da piegarsi ad ogni vostro volere, consentendovi giochini sfiziosi come tentativi di tailstall.
Aspetti negativi: è un po macchinoso nelle regolazioni, con 2 viti per regolare il gas pedal anteriore, 2 per il posteriore e 2 (ma qui ci sta) per larchetto. Altro elemento non positivo, lo skyback è inclinabile, ma non ruotabile: se quindi usate inclinazioni spinte sugli attacchi, rischiate di perdere superficie di contatto.
In conclusione: un set-up ottimo per chi vuole approcciarsi al mondo del freestyle e del jibbing, spendendo poco ed avendo degli strumenti di buona qualità.
Già al tatto la tavola si mostra estremamente morbida, ma è mettendola ai piedi che ci si accorge di tale burrosità: one foot, peso tutto sul piede posteriore fuori dellattacco, e la tavola si piega nel mezzo quasi ad L.
La morbidezza longitudinale rispecchia quella torsionale, non dimenticando comunque un pop discreto che aiuta ad affrontare i salti senza troppa fatica; cambio lamina velocissimo per un mezzo che può darvi soddisfazioni nel jibbing puro e in un park, ma che in pista rischia di mostrare i suoi limiti, soprattutto nella lunga distanza: un mezzo che nuovo di pacca è già così morbido, non so che speranza abbia di mantenere una rigidità accettabile al termine di una stagione di utilizzo normale-intenso.
Discorso diverso per gli attacchi: se cercate un attacco freestyle senza vendere un rene, look no further. Di aspetto forse eccessivamente plasticoso, questi attacchi si presentano con lormai classica strap anteriore convertibile e la possibilità di regolare la posteriore senza alcun attrezzo (come negli attacchi Ride, per fare un esempio). Lattacco è sufficientemente morbido da piegarsi ad ogni vostro volere, consentendovi giochini sfiziosi come tentativi di tailstall.
Aspetti negativi: è un po macchinoso nelle regolazioni, con 2 viti per regolare il gas pedal anteriore, 2 per il posteriore e 2 (ma qui ci sta) per larchetto. Altro elemento non positivo, lo skyback è inclinabile, ma non ruotabile: se quindi usate inclinazioni spinte sugli attacchi, rischiate di perdere superficie di contatto.
In conclusione: un set-up ottimo per chi vuole approcciarsi al mondo del freestyle e del jibbing, spendendo poco ed avendo degli strumenti di buona qualità.
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