Diventare un “Professional Riders”

Spesso sento dei ragazzi che mi dicono: di lavoro voglio fare il rider. Purtroppo devo dire che tanta gente in Italia ha una percezione davvero sbagliata di questo mestiere…perchè proprio di un mestiere si parla e non certo per tutti. Servono sponsor, risultati, allenamento, viaggiare tanto, abituarsi a farsi male, sapere linglese e serve tanta tenacia perchè il mercato dello snowboard italiano è fra i peggiori del mondo.

Sarete tutti daccordo che il requisito base per poter fare il rider è di essere bravo e predisposto. Il punto è che per migliorare e diventare un professionista bisogna allenarsi e allenarsi e allenarsi, incrementando il proprio riding fino al massimo possibile.

Come iniziare???
1) Andare a vivere in montagna, fare un lavoro serale per mantenersi e avere il giorno libero per allenarsi.
2) allenarsi fino alla nausea, sempre e comunque.
3) andare alle gare regionali e vincere. Passare poi alla coppa italia, poi alle gare internazionali in italia poi alle internazionali allestero.
4) iniziare a fare un po di esperienza di Photo Shooting e Filming…prima o poi potrebbe tornare utile e fin da subito genera piccoli incoming.
5) quando inizi a fare i risultati alle gare internazionali "serie" sei ad un passo dal diventare un Pro Rider.
6) a questo punto continuerai a fare gare importanti e magari farai riprese spesse per qualche casa di video produzioni…sono 2 strade parallele non sempre connesse (vedi Filippo Kratter che filma tanto anche avendo gareggiato il giusto, o Lukas Goller che ha vinto talmente tanto da potersi permettere oggi di filmare e basta).

Nel frattempo avrai trovato i tuoi sponsor di settore e magari extrasettore, avrai collezionato risultati, collezionato contatti importanti per il tuo futuro, viaggiato mezzo mondo…ma una cosa di sicuro non lhai fatta ancora: non hai guadagnato un gran chè. Ti sei speso tutti i ricavi per arrivare fino al punto 5 ma ora hai la possibilità di farne il tuo vero lavoro e forse qui arriveranno i soldi veri. E non venitemi a dire che non contano perchè chi fallisce, e non ha le spalle coperte dalla famiglia, si ritrova a 30anni con postumi fisici di centinaia di cadute e tantissimi bei ricordi ma non certo una posizione lavorativa consolidata…così deve ripiegare sullinsegnamento (= non fare più snowboard come prima perchè passerai tutto il giorno ad insegnarlo agli altri) o ad una vita "convenzionale" il che probabilmente è anche peggio psicologicamente. Nel migliore dei casi (ma solo per i pochi con qualche dote "extra sportiva") si prospetta un futuro in qualche azienda legata al mondo dello snowboard.

Converrete con me che in Italia abbiamo un problema fondamentale: la scena italiana è totalmente anarchica con più federazioni, più circuiti, tante ditte di snow che non hanno le idee chiare e sponsorizzano chi gli pare a prescindere dai risultati, tante riviste che promuovono solo chi gli pare, tanti siti che non si interessano dei riders, tante stazioni che se ne fregano dello snowboard ed un notevole disinteresse da parte delle ditte e dei media extrasettore…proprio una bella situazione…

Ma allora che gare vado a fare per iniziare questa carriera???
Bella domanda…ci sono le FSI, le FISI, le SL, i contest open, i meeting dei park…vai a quelle più importanti, o partecipa a quelle che ti aprono la strada per gare più importanti o concentrati su un circuito per arrivare in alto nella classifica generale. E difficile da dire in una scena così anomala…

Cosa devo vincere per trovare uno sponsor!?!?!?Apro una parentesi: sponsor è uno che ti da i soldi per campare, non il materiale per girare…quello è implicito. Chiusa parentesi. Devi vincere i più possibile, collezionare risultati su risultati e scalare le classifiche per sbattere tutto in faccia ai tuoi finanziatori: devi dimostrare che spacchi e non sono certo 4 foto pubblicate con la compiacenza di un fotografo e di un redattore a fare la differenza…sono i podi dove dimostri la tua superiorità sugli altri. Più importante il podio conquistato più appetibile sarai come riders.

Ora come ora, per poter "campare" in Italia facendo snowboard bisogna arrivare ad un livello internazionale. E le discipline sono quelle freestyle, mentre le alpine ed il BX non hanno un gran interesse per gli sponsor… ma gli sponsor da qualche parte ci sono, basta meritarseli e trovarli.

Apro un altra parentesi sul discorso Boardercross
: nel 2001 è fallita la ISF ed in quel momento è morto il circuito internazionale di Boardercross…forse qualcuno non si è reso conto che in quel momento circa 300 riders da mezzo mondo hanno perso istantaneamente sponsor, lavoro e sogni…non cera più il circuito internazionale, non cera più una classifica, copertura media, foto, niente … non avevano niente da far vedere ai loro sponsor e sono rimasti tutti con il culo per terra. Tuttora non esiste un tour internazionale di BX oltre a quello FIS, cosa che evidentemente penalizza la disciplina del BX.

Vi rendete conto che questo sta succedento in Italia ORA e per tutte le discipline: non ci sono gare articolate in un circuito con la C maiuscola, non cè una classifica nazionale, non cè un campione italiano, non cè copertura TV agli eventi…Ma uno sponsor cosa li investe a fare i suoi soldi in una scena così???

Eppure per il freestyle cè ancora qualche speranza … il circuito internazionale esiste e come: si chiama Ticket To Ride e conta circa 20 gare per un montepremi complessivo di svariati milioni di euro.
Ma come si fa ad arrivare ad un Ticket To Ride Event??? Bhè, in tutta onestà è davvero difficile…ma torniamo al punto di partenza di questa opinione: partire da una regional e vincere, passare alla coppa italia e vincere, poi vincere le finali nazionali guadagnandosi un accesso ad una gara internazionale minore…vincere ancora un volta ed entrare nel TTR dove finalmente potete giocarvi il tutto per tutto. Oppure potete diventare una star dei video di snowboard e fare anche a meno delle gare.

Se invece vi accontetate delle briciole ed il vostro unico pensiero è di passare qualche anno spensierato a fare snowboard: bhè allora, uno sponsor poco attento, qualche buona foto ed una gara ogni tanto potrebbero essere la soluzione…ma un pro rider è decisamente un altra cosa.

By Mucca (www.snow-park.it)

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