ECHOES FROM THE MOUNTAINS

Dall’11 al 26 febbraio 2006 a Bardonecchia, Cesana, Salice d’Ulzio, San Sicario, Sestriere
Undici artisti italiani ed internazionali, cinque installazioni sonore ed una performance nei centri montani dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 per
ECHOES FROM THE MOUNTAINS  Suoni in Alta Quota

Il silenzio assoluto non esiste. Partendo da questa tesi il progetto Echoes From The Mountains – suoni in alta quota nasce con l’intento di guidare il pubblico dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 attraverso una storia sonora dalle più differenti sfaccettature. Echoes, ovvero echi, dalle montagne, e nelle montagne, sarà una occasione per assaporare il mondo della sound art, l’arte del suono, e per allenare l’orecchio ai suoni, sussurati, sconosciuti, sorprendenti e spesso inascoltati.

A Bardonecchia, Cesana, San Sicario, Sestiere e Salice d’Ulzio, per quindici giorni, undici artisti italiani ed internazionali selezionati dalla curatrice italo-newyorkese Ombretta Agrò Andruf proporranno per il programma delle Olimpiadi della Cultura suggestive installazioni sonore ai piedi degli impianti di risalita, fra le vie dei paesi, nel cuore delle Olimpiadi Invernali.
Joe Diebes, Enrico Glerean, Stephen Vitiello e Zimmerfrei presenteranno progetti sonori inediti, realizzati pensando al contatto dell’uomo con l’ambiente della montagna, con il freddo, con lo sport. Charlie Morrow sarà presente con il suo Sound-Cube (una struttura tridimensionale che permette all’ascoltatore di essere letteralmente immerso nel suono) e presenterà, oltre al proprio lavoro, anche quello di Olivia Block, Steve McCaffery, Miya Masaoka, Scanner e Vlada Tomova.

I suoni ci circondano in continuazione, durante il nostro stato di veglia, ma anche durante il sonno, anche in una stanza completamente insonorizzata, possiamo sentire la corsa del sangue nei capillari delle nostre orecchie, il battito del nostro cuore e il suono del nostro respiro. Dal momento della nostra nascita a quello della nostra morte viviamo immersi in un flusso non stop di suoni. Echoes from the mountains – Suoni in Alta Quota vuole entrare in sintonia con il suono, forza della natura e nuovo territorio dell’arte, per creare “ambienti sonori” che stimolino a prestare più attenzione e a interagire con il mondo dei suoni, siano essi suoni naturali o il risultato dell’elaborazione di un artista o di un compositore.
Partendo da queste premesse il suono irrompe sulla scena dellarte e nella pratica degli artisti, esplodendo in combinazioni inedite, affascinanti, spesso non previste. Una nuova sensibilità collettiva e internazionale cerca di raccogliere e di ritrasmettere le ragioni di queste sintonie e di queste dissonanze.                                                                                                                                  
Echoes from the mountains – Suoni in Alta Quota è dunque un’indagine sulle pratiche artistiche basate sul suono, per realizzare, in un contesto “aperto” come quello degli spazi olimpici, diverse possibilità di lettura dello spazio dettate dalla componente sonora.
 
Evento speciale della manifestazione sarà la performance di Phil Kline che, a Salice d’Ulzio il 14 febbraio e a Bardonecchia il 19, creerà “ambienti sonori multi-dimensionali”: il chitarrista americano porta in Italia per la prima volta la sua Chinook (è il nome di un vento montano dato da una tribù di indiani del nord-ovest degli USA). Una scultura sonora composta di molte parti autonome, ciascuna registrata su singole audio cassette. Al pubblico coinvolto è richiesto di arrivare alla performance con uno stereo portatile e Kline distribuirà a ciascun partecipante una cassetta con una delle voci componenti la sinfonia. Ad un suo cenno le radio saranno attivate e la composizione inizierà a prendere corpo e dilagare nell’aria. L’artista condurrà dunque il pubblico in una “passeggiata sonora” di circa trenta minuti attraverso le vie del paese.

Echoes from the mountains propone una nuova tipologia di esperienza artistica ed acustica, più attiva, interattiva e dotata di una natura multidisciplinare. Le opere dei sound artists giocano ai margini di un mondo dominato da stimoli visivi scolpendo il suono, reagendo a specifici ambienti. Le montagne olimpiche saranno lo spazio di una eco sensoriale che rifletterà in molteplici sensi la magia dello sport e di un evento unico.

Installazioni fisse (dall’11 al 26 febbraio):
JOE DIEBES: Salice d’Ulzio, giardini pubblici di Via della Torre
ENRICO GLEREAN: Cesana, Via Roma
CHARLIE MORROW: Sestriere, Piazzale Fraiteve
STEPHEN VITIELLO: Bardonecchia, Piazza Valle Stretta
ZIMMERFREI: San Sicario, arrivo telecabina

Inoltre, sarà possibile assistere (e interagire!) alle performance di PHIL KLINE a Salice d’Ulzio, Piazzetta di Jovenceau il 14/ 2 alle ore 18 e a Bardonecchia, Via Medail il 19/2 alle ore 18.

Per maggiori informazioni:
www.echoesfromthemountains.info, info@echoesfromthemountains.info
numero verde delle Olimpiadi della Cultura:  800 329 329

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